Babilonia Pub, presente e futuro (al femminile)

Il pub da ARTURO di Vicomoscano cambia nome e diventa BABILONIA PUB guidato da due fanciulle giovani in età ma veterane del mestiere. Simona Cervi ha un curriculum da barista di anni, una esperienza che si spalma su più tipologie di locali e una bella padronanza del bancone, Alessandra Sarzi Braga anch’essa di medesima formazione, ha invece, negli ultimi 5 anni, esercitato in Costa Rica portandosi a casa un bagaglio che profuma di esotico.

Al rientro in Italia di Alessandra, le due ragazze, che in passato avevano lavorato insieme, decidono di fare il passo e di mettersi in proprio, di iniziare una avventura condivisa, frutto probabilmente di un sogno che era lì in incubazione da tempo e che ha trovato il momento e la location giusta per uscire allo scoperto.

Superato quel po’ di paura iniziale sono partite alla grande, sempre tanta gente, in pratica il locale pare camminare da solo. L’ambiente è sempre lo stesso ed hanno fatto bene a lasciarlo com’era perché è bello ed accogliente così, la pietra a vista, i tavoli, il bancone e l’atmosfera rimandano immediatamente allo stile anglosassone. Come inizio hanno voluto curare principalmente la scelta delle birre, ampia e di qualità, e la cucina, curata nei minimi dettagli, che propone il menu tipico del british/irish pub: panini, hamburger di grossa taglia, fritti e salse.

Ora si dicono pronte per pensare anche agli eventi, sia per l’inverno che per l’estate, che si articoleranno tra musica arte e cultura. Qualcosa già si può ammirare in questi giorni: una esposizione fotografica intitolata “Vado a prendere le sigarette e torno… ottobre 1998” scattate dall’amico Giuseppe De Padova durante un viaggio in Birmania fatto appunto nel ’98.

L’originalità dell’esposizione sta nel fatto che si tratta di una serie di scatti che non mostrano la terra birmana nei suoi paesaggi, bensì le fasi di lavorazione del “tabacco”, se così lo si può definire, immagini bellissime rubate in una fabbrica di sigarette.

Il sigaro è un souvenir molto speciale e tipico in Birmania ed è noto per la sua fragranza piacevole perché è fatto interamente di ingredienti naturali: è una foglia arrotolata con all’interno una miscela di banana e ananas essiccate, anice stellato, zucchero di canna, tamarindo, miele e vino di riso. L’altro aspetto originale di questa mostra è che le foto furono fatte prima dell’arrivo del digitale e provengono dal vecchio rullino; l’idea è quella di continuare con altre esposizioni di foto stampate dal rullino, un ritorno ai “vecchi amori”, come si suole dire, quando l’attesa che la foto venisse sviluppata, aveva in sé qualcosa di magico.

Giuseppe De Padova, amante del viaggio e in possesso di parecchi ricordi dei vari luoghi visitati, ha lanciato un’idea, ha aperto una rassegna, che Simona e Alessandra intendono portare avanti, invitando ad esporre presso il Babilonia, fotografie scattate e sviluppate alla vecchia maniera. Un’altra attività che nasce grazie al coraggio, alla professionalità e all’intraprendenza di due giovani donne, un locale gradevole e caldo che offre tradizione e nuove tendenze, nell’atmosfera di un luogo che sembra appartenere ad altre culture, in cui gustare buona birra, un bel “paninazzo” e un po’ di arte, fare due bagole e scaricare la tensione.

Giovanna Anversa

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