“Videodrome”: Cronemberg predice il futuro

“Vengo dal futuro come Cronembeg” afferma Gemitaiz, noto rapper romano, in una sua canzone. Riflettendoci un attimo, l’artista non ha torto.

David Cronemberg è sicuramente uno dei registi migliori e rivoluzionari del nostro secolo e per dire ciò è sufficiente analizzare una delle sue tante opere.

Io ho selezionato quella che, a mio avviso, racchiude tutta la genialità del regista: la pellicola in questione si chiama “Videodrome” ed è uscita nel 1983. Esattamente come Kubrik con il suo capolavoro “2001: Odissea nello spazio”, Cronemberg anticipa quello che sarebbe successo decenni dopo la pubblicazione del suo film. La pellicola è un’innovatrice per il cinema indipendente di quel periodo e affronta tematiche molto pesanti che sono tutt’ora attuali. Il regista racconta di quanto la televisione influenzi, in questo caso negativamente, la vita dell’uomo. Cronemberg, in particolare, parla di violenza ed erotismo, di situazioni estreme dove lo schermo prende vita e risucchia il cervello del protagonista, facendogli raggiungere un punto di non ritorno composto da allucinazioni e illusioni.

D’altronde, la televisione è un mezzo con una straordinaria potenza e, nel corso degli anni, a questo apparecchio si sono aggiunti computer, console e telefoni.

L’innovazione della pellicola sta proprio nel messaggio che vuole dare: i progressi tecnologici presto annulleranno il genere umano e saranno loro a comandare le nostre menti. Citando il film “Morte a Videodrome, gloria e vita alla nuova carne”. Questa frase è abbastanza autoesplicativa e fa capire la vittoria definitiva del mondo fittizio su quello reale. Il protagonista non è altro che la rappresentazione di buona parte della società, che letteralmente entra dentro lo schermo di una televisione, perdendo completamente la concezione del vero e del finto.

La scena più famosa del film è rappresentata dal braccio che esce dalla tv e  che diventa “nuova carne”. Una scena poetica e intrisa di significato.

Molte persone hanno già affrontato queste tematiche guardando “Black Mirror”, serie tv del 2011 che ha subito riscosso un successo mondiale incredibile. Molti sono i commenti del tipo “Non si è mai visto niente del genere”. quando invece Cronemberg aveva già visto il progresso, la pericolosità di quest’ultimo e l’impatto che esso avrebbe avuto nella vita di ogni uomo.

Come spesso accade, però, si guardano solamente i prodotti cinematografici nuovi, dimenticandosi che essi non sarebbero esistiti senza le fondamenta di film usciti molti anni prima.

E “Videodrome”, anche se in qualche modo ha anticipato il modo di vedere la realtà di qualche decennio, verrà dimenticato e lasciato nell’elenco dei film realizzati dal regista che molto probabilmente ha una DeLorean volante nel garage.

Lorenzo Frassanito

 

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