Libri: la tetralogia di Glenn Cooper

Il filone letterario nato, cresciuto ed allargatosi all’ombra delle vicissitudini di Robert Langdon, “figlio” narrativo dello scrittore Dan Brown vissuto tra le pagine del Codice Da Vinci ed Angeli e Demoni, tra gli altri, non poteva che portare ad una sorta di proselitismo editoriale ed una crescente generazione di scrittori lanciati su una sorta di treno in corsa vista la facilità con cui questo genere letterario riesce a tramutarsi in pellicola cinematografica con conseguente eco a livello planetario.

Con questa premessa emerge un’altra penna particolarmente ispirata che si destreggia con sapienza ed agilità tra storia, mistero, azione e suspence.

Il newyorchese Glenn Cooper non è certo una novità letteraria, ma una continua conferma e la tetralogia firmata dallo scrittore e sceneggiatore statunitense porta ulteriore credito a chi spesso lo preferisce proprio al capostipite di genere, Dan Brown.

Quattro libri capaci di tenervi col fiato sospeso perché il ritmo letterario si fa a tratti serrato. Flash back e salti nel futuro con ambientazioni mai statiche aumentano la velocità con cui gli avvenimenti si intrecciano in modo sapiente e mai banale. L’agente dell’F.B.I. Will Piper è un uomo in perenne conflitto con se stesso e si trova al centro di un’indagine difficile, la più complicata della sua carriera di profiler in cui un serial killer mette in scacco un’intera nazione. I cenni storici ed i personaggi che compongono lo scenario in cui questa indagine prende vita sono spesso correlati da colpi di scena inaspettati che portano ulteriore ricchezza al racconto.

Il primo romanzo della tetralogia è “La Biblioteca dei morti” e saprà catapultare il lettore in un mondo al confine tra thriller e realtà dove i protagonisti emergeranno con le loro peculiarità e lo stesso Will Piper mostrerà le sue doti investigative in mezzo ad un corollario di vizi capaci di oscurarne l’immagine fino a trasportarlo nell’ombra degli “antieroi”.

Il ritmo narrativo è però il vero protagonista grazie ad intrecci sempre credibili e non forzati. La composizione di immagini e d il susseguirsi di azioni funziona alla perfezione tanto che la struttura, nonostante abbia luoghi e tempi in continuo cambiamento, non scricchiola mai.

Il secondo atto e sequel dell’esordio letterario di Glenn Cooper è “Il libro delle anime” che riprende, arricchisce e porta ancora più in profondità il legame dei vari personaggi che hanno dato vita ad un’indagine serrata, pericolosa ed avvincente. Il serial killer riverbera ancora nella vita di Will Piper, ma una caccia al tesoro diventa ora il leitmotiv del secondo libro, un viaggio nel tempo ed in luoghi in cui la fede religiosa, i dogmi ecclesiastici ed alcuni capisaldi della Storia come il terremoto imposto alla Chiesa da Lutero e Giovanni Calvino con l’avvento del Protestantesimo, incorniciano azione e colpi di scena .

Si tratta di un turbine di eventi che trasporta il lettore tra le ombre medioevali del Monastero di Vectis ubicato sull’isola di Wight, con biglietti aerei da prendere in tutta fretta alla volta di Parigi, New York ed un sorprendente scalo con volo interno presso la famigerata Area 51.

La tetralogia di Cooper si completa con “Il tempo della verità” e si conclude con il quarto romanzo “I custodi della Biblioteca”.

Alessandro Soragna

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