Il Walter condottiero e il basket con l’anima
Nessuno è mai profeta in patria, e la regola vale anche per lui. Che mister lo è davvero. Walter Parazzi ha una profonda conoscenza della sua materia, il basket ma il suo pregio fondamentale è il carattere e quella dote di riuscire a tirare fuori il meglio dal materiale umano a disposizione. Perché è semplice – e ne vediamo tanti e in ogni sport di mister che si celebrano – vincere con i campioni. Meno semplice farlo con chi campione non lo è.
Ha sempre spiegato, il Walter, che il gioco di squadra può sopperire alle carenze tecniche. Ne ha fatto un credo. E i risultati gli hanno qualche volta dato ragione. Certo non si vincono campionati alla fine con squadre a cui devi insegnare le basi e a stare in campo, ma la soddisfazione di vincere, quando arriva, è ancora più forte perché la vittoria è una conquista che assume ancor più valore.
Walter è un folle, difficilmente confinabile in schemi fissi. Un irruento, debordante sempre, sempre acceso. Un caratteriale che riesce spesso ad andare oltre. E’ la poesia – intesa come variabile indipendente alla monotonia degli schemi fissi – in un gioco in cui fondamentale a volte è riuscire a sorprendere. Peccato non gli siano mai state date opportunità di allenare squadre competitive. Ma siamo sicuri che prima o poi anche questo succederà. Perchè se lo merita e perché – siamo pronti a scommetterci – farebbe sfracelli con una squadra fisicamente e tecnicamente al top.
Nel week end, alla guida dell’Under 14 della Magik Parma (che inizialmente non aveva neppure uno spazio dove allenarsi) ha vinto la sua prima partita stagionale. Lui, don Chisciotte della pallacanestro a fianco della componente più razionale, il Sancho Panza Fausto Parazzi, suo fratello.
“Grande partita dell’under 14 CSI – è scritto in un post del gruppo facebook della società di Parma – che coglie la sua prima vittoria in campionato, battendo 38-25 ramiola. Partita condotta per tutti e 40 i minuti, con grande prestazione da parte di tutti i ragazzi, che hanno dimostrato che combattendo tutti insieme per tutta la partita, ci si possono togliere enormi soddisfazioni”.
Sul suo profilo Walter ha postato solo il risultato, con la parola vinto. Ma conoscendolo sappiamo quanta soddisfazione ci sia in quell’unica parola. Quanto orgoglio.
Walter è un cavallo di razza, un profondo conoscitore dello sport che insegna, qualche volta con metodi non proprio ortodossi, ai ragazzi. Quegli stessi ragazzi che poi si affezionano a lui. Un motivatore come se ne trovano pochi. Ha aggiunto un tassello in più al suo percorso fatto di sacrificio e di lotta, di conoscenza dei suoi atleti e di sfruttamento, al limite ed oltre, delle possibilità e delle capacità di ognuno.
Grande Walter. E questo glielo diciamo noi che ingrati non lo siamo. Se lo sport ha un’anima in queste lande, ci piace che abbia il colore della sua.
Nazzareno Condina