Ciao Spillo, un giorno riuscirò a farmi fare le feste

… ti vedo anche adesso per strada, ma non riesco ancora a venirti incontro. Così come facevo prima, quando poi mi guardavi e ti emozionavi, abbaiavi e mi piantavi una leccata delle tue. Ho sempre detto a chi guidava i tuoi passi che tu eri il mio secondo cane. Quel tuo fare rumoroso, quello sguardo umano. Quel tuo pelo sempre ordinato nonostante tutto…

… ti incontro anche adesso e ti guardo. E poi penso che a volte il destino è bastardo: tu vivevi in simbiosi con la tua compagna a due zampe e lei viveva anche per te. Oggi ti guardo mentre te ne vai a spasso con gli anziani genitori di chi è stata tua compagna per una vita. Capo chino e qualche abbaio rumoroso come solo i tuoi sanno essere. Non riesco, non riesco davvero. Forse perché sono un vile, o forse solo per allontanare il dolore. O forse entrambe le cose…

… mi farò coraggio Spillo. Prima o poi mi farò coraggio e ti avvicinerò come ieri e come sempre. E forse mi salterai ancora addosso, forse mi darai una leccata ed abbaierai emozionato. Non ci sarà più chi ti portava a passeggio, ma ci sarai tu ugualmente a guardarmi con quegli occhi che sembrano umani. Con quella gioia che si respirava in ogni tuo movimento. Mi farò coraggio Spillo un giorno. Perché sei ancora il cane che più di tutti quelli che incontro per strada ricordo per le feste. Perché sei ancora quell’ammasso di pelo, di rumore e tenerezza che sei sempre stato…

… a volte il destino è bastardo, ci porta via quel che amiamo in un istante e non ci sono parole, ne spiegazioni, niente di niente che possa poi lontanamente avere un senso. Ti vedo passare, ti guardo per strada mentre l’anziano genitore che ti porta in giro tira fuori dalla tasca un premietto da darti. Non credere sai che ti abbia dimenticato. Un giorno, quando riuscirò a vincere la tristezza, tornerò ad abbracciarti…

 

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