Re Alboino e la pasticceria del Pellegrino

C’era una volta, in una terra molto lontana, un piccolo e grazioso paesino, immerso nel verde, governato da un Re giovane e bellissimo ma molto molto triste perché la sua giovane moglie, dopo avere mangiato una esagerazione di dolci, si era sentita male ed era salita in cielo. Re Alboino, questo era il suo nome, amava la giovane moglie alla follia, e dopo che lei lo lasciò divenne non solo triste ma anche burbero, severo e scontroso e tutti in paese dovevano fare ciò che voleva lui. La cosa in assoluto più vietata era mangiare dolci, nessuno poteva farlo, nemmeno i bambini ai quali non era concesso neanche una caramella, un biscotto, uno zuccherino e peggio di tutto, nessun bambino poteva avere la torta di compleanno. Il Re aveva fatto chiudere tutte le pasticcerie e le gelaterie e gli abitanti non avevano il coraggio di ribellarsi alla sua autorità. Ma un bel giorno, mentre soffiava fortissimo il vento del nord, giunse in paese un pellegrino che cercava un posto per dormire e riposare qualche giorno. Il Re non amava tanto gli stranieri, ma, per non sembrare troppo cattivo ed evitare che nei regni vicini si parlasse male di lui, gli offrì ospitalità. Di certo Re Alboino non poteva sapere cosa lo aspettava poiché non era conoscenza del fatto che quell’uomo era un eccezionale pasticcere!!! Senza conoscere le leggi, il pellegrino-pasticcere cominciò a sfornare dolci e offrirli alle persone del paese a ringraziamento della ospitalità e cortesia e riservò il dolce più grande e più bello per il Re, ma…. quando glielo diede, Alboino si infuriò tantissimo e lo cacciò immediatamente. Gli abitanti, felici per avere potuto mangiare dolci squisiti dopo tanto tempo, alla notizia tornarono tristi e pure un po’ arrabbiati, questa volta il Re aveva esagerato!!!! Erano stanchi e stra-stufi di soffiare candeline poste su torte di carote e patate, i bambini volevano torte vere per il compleanno e nutella e biscotti a merenda!!!! Così decisero di rincorrere il pasticcere che nel frattempo si era incamminato e lo riportarono di nascosto in paese per studiare un piano. Furono i bambini ad avere l’idea migliore: organizzare una festa a sorpresa per il compleanno del Re con i dolci e i pasticcini più buoni del mondo. Si misero subito al lavoro e il giorno del compleanno di Re Alboino, con una scusa lo attirarono nel delizioso parco del paese che per l’occasione era stato addobbato con ghirlande di fiori e palloncini colorati e, su di un tavolo lunghissimo, moltissimi dolci e in mezzo una torta con la scritta di cioccolata, AUGURI RE ALBOINO! Quando il Re scese dalla carrozza, una orchestrina cominciò a suonare e tutti gli abitanti intonarono Tanti Auguri a Te. Il Re rimase senza parole, nessuno, da quando la sua amata moglie era volata in cielo, gli aveva più fatto la festa per il suo compleanno e vedere il suo nome sulla torta gli scaldò il cuore. Non riuscì quella volta ad arrabbiarsi e capì che la colpa non era dei dolci ma della moglie che aveva esagerato mangiandone troppi. Il sorriso allora tornò sul volto di quel Re che aveva tanto sofferto e fu grato al suo popolo che gli stava dimostrando tutto il suo affetto. Da quel giorno il Re cambiò la legge, riaprì le pasticcerie e le gelaterie, e ogni anno, nel giorno del suo compleanno, si celebrò “La Festa del Dolce” con una sola regola da rispettare: non esagerare nelle quantità. Ancora oggi genti e pellegrini arrivano da tutto il mondo in occasione della “Festa del Dolce” per assaggiare le prelibatezze della pasticceria più famosa della terra…. “La Pasticceria del Pellegrino”

Giovanna Anversa (Illustrazione: Debora Benvenuti)

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